.....solo LEZIONI

………….Siamo al giorno dopo.
Dopo l’8 maggio…
Dopo. 
Dopo il day after, quello cioè che ha fatto seguito al D-day, Domenica 7 giorno di elezioni.
Il mio dubbio amletico non ha più ragione di esistere.
Non dubito più e ho preso serenamente la decisione di tacere su questa maratona del voto presidenziale.
Del prima, durante e dopo.
L’overdose ha vinto la mia logorrea e voglia di comunicare a tutti il mio risentire.
Mi riservo solo una piccola infrazione.
Minuscola deroga sul dopo.
Un dopo di tre minuti.
I tre minuti del neo eletto presidente mentre attraversa l’esplanade del Louvre al suono della musica di Beethoven.
Tre minuti magici, emozionanti, unici.
Indimenticabili!
L’inno alla Gioia ha preso una valenza amplificata, un significato quasi  dimenticato nella banalità di una Europa in crisi.
Un’Europa che pareva risorgere dal torpore, specie di coma pre-mortem.
L’emozione provata è stata così grande e forte, al limite della commozione, per una che come me, con il Sogno dell’Europa c’è cresciuta.
Europa, compagna della mia generazione, alla cui compagnia non saprei rinunciare.
Auguri Amica ritrovata!
Nella celebrazione di questa vittoria elettorale il 7, nella celebrazione della vittoria sulle forze naziste l’8, ho quasi l’impressione che la celebrazione di oggi 9 maggio, con i 67 anni della dichiarazione Schuman, festa dell’Europa, passi inosservata.
Per questo ho deciso di recuperare i magici tre minuti e di lasciarne traccia nelle mie pagine, nella memoria, sono certa, rimarranno senza sforzi. 
Europa la Vittoria é tua!

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